Una manciata di giorni per approvare così com'è il ddl sulla sicurezza stradale licenziato da Montecitorio.. L'appello bipartisan al Senato perché approvi al più presto il disegno di legge sulla sicurezza stradale arriva dai deputati della commissione Trasporti della Camera. L'appello a Palazzo Madama dove il provvedimento sbarca oggi, è quello di non modificare il testo che contiene importanti innovazioni, facendolo diventare legge prima della chiusura estiva. «Sarebbe un bel segnale importante - ha sottolineato il presidente della commissione Mario Valducci (Pdl) - se anche in Senato si decidesse di esaminare questo testo in sede deliberante». Il provvedimento è stato approvato dalla commissione Trasporti di Montecitorio in sede legislativa quasi all'unanimità, con la sola astensione dell'Udc. Una rapida approvazione sarebbe, ha sottolineato il relatore Silvano Moffa (Pdl), «un segnale importante della politica che consentirebbe da subito di far decrescere l'elevatissimo costo sociale che il Paese paga per gli incidenti stradali». Un costo sociale di circa 30,4 miliardi di euro secondo i dati Istat 2007, mentre la stima per il 2008 parla di 28,9 miliardi di euro.
Provvedimento equilibrato. Nel provvedimento, sul quale per Silvia Velo (Pd) è stato raggiunto «un equilibrio tra repressione, prevenzione ed innovazione», trovano spazio una serie di misure: dal tasso alcolemico zero per 3 anni per i neopatentati e per i guidatori professionali durante l'orario di lavoro. Innalzamento dei limiti di potenza delle auto per i neopatentati: per chi ha la patente da meno di un anno il limite dei veicoli che è possibile condurre viene elevato da 50 a 55 kw/t, cioé da 68 a 75 cv. Arrivano anche i medici-spia: il medico che venga a conoscenza di una patologia dell'assistito che determina una diminuzione della sua idoenità alla guida, deve darne comunicazione scritta e riservata al ministero delle Infrastrutture, informando contestualmente l'assistito. Revisione della patente per chi è stato in coma prolungato.
Si possono pagare le multe a rate. Possibile anche rateizzare le multe fino a un massimo di 60 rate: lo può fare chi ha redditi non superiori a 10.628 euro per sanzioni superiori a 400 euro (il beneficio decade al mancato pagamento della prima rata o, successivamente, di 2 rate. Dimezzate le multe per le due ruote per divieto di sosta e di fermata. Arriva l'affidamento in prova ai servizi sociali al posto dell'arresto se il conducente è incorso nel reato di guida reiterata di autoveicoli e motocicli senza patente, nel reato di guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di stupefacenti.
Gli automobilisti non sono il bancomat dei Comuni. Si riducono da 150 a 90 i giorni per la contestazione delle violazioni, viene stabilito in 100 giorni il recapito del verbale quando la multa è contestata immediatamente. Cambia la destinazione dei proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie. Il 20% dei proventi da multe per il ministero dei Trasporti deve essere destinato per ¼ alla segnaletica, per ¼ per le barriere e per il manto stradale (escluse strade e autostrade in concessione). La destinazione al ministero dell'Interno del 10% è per l'acquisto di mezzi e attrezzature delle forse di polizia per potenziare i controlli, mentre la destinazione al Viminale del 2,5% è per spese di acquisto di etilometri e narco-test. Al Fondo contro l'incidentalità notturna l'1 per cento. Sul fronte delle sanzioni che spettano agli enti locali una quota del 50% deve essere destinata: per ¼ a interventi di sostituzione, ammodernamento, manutenzione e potenziamento della segnaletica nelle strade di proprietà dell'ente; per ¼ al potenziamento delle attività di controllo, anche tramite l'acquisizione di automezzi, mezzi e attrezzature; ad altre finalità legate al miglioramento della sicurezza stradale, comprese le assunzioni di stagionali a progetto per il potenziamento dei controlli. In caso di utilizzo difforme o di mancata trasmissione della relazione è prevista una riduzione del 3% del finanziamento destinato all'ente a valere sul Fondo ordinario dell'anno successivo.
Nuova destinazione dei proventi da autovelox. Prevista anche l'introduzione di criteri per l'omologazione dei semafori intelligenti. I proventi delle multe con qutovelox vanno all'ente che è proprietario della strada e non più all'ente che ha effettuato l'accertamento. Nelle strade extraurbane, poi, l'autovelox non può essere posizionato oltre un chilometro dal segnale di limite di velocità. Gli accertamenti con autovelox da parte degli enti locali, poi, devono essere realizzati solo mediante strumenti di proprietà o acquisiti con contratto di locazione finanziaria, da utilizzare solo con personale dei corpi e dei servizi di polizia locale.
